Silvia Simi
14 nov 2022
Il piano REPowerEU, che abbiamo già ampiamente presentato, si focalizza su tre passi principali: diversificare le forniture energetiche, risparmiare e accelerare la transizione verso l’energia pulita. In questo articolo ci focalizzeremo sul secondo passo, che nonostante non rappresenti una grande sfida come l’ultimo, si stima possa portare a una riduzione del 5% della domanda di gas e petrolio nel breve termine. Ursula Von Der Leyen, presidente della Commissioe Europea, lo ha definito “simple, but very effective”, in quanto riguarda l’impegno giornaliero che ognuno di noi, qualsiasi sia il suo stile di vita, può mettere in pratica.
La IEA (Agenzia Internazionale dell’Energia), all’interno del report “Playing my part” evidenzia come anche piccole azioni possano fare una grande differenza: se tutti i cittadini dell'UE seguissero le raccomandazioni riportate nel documento, si potrebbe risparmiare fino a 220 milioni di barili di petrolio all'anno.
La IEA, con il report “playing my part” evidenzia come con piccole azioni si possa fare una grande differenza: se tutti i cittadini dell'UE seguissero le raccomandazioni riportate nel documento, si risparmierebbero 220 milioni di barili di petrolio all'anno.
Eccone alcune:
Abbassare il riscaldamento e usare meno l'aria condizionata: per ogni grado di riscaldamento abbassato, in media, si potrebbero tagliare più di 70 euro dalla bolletta energetica annuale, oltre che il 7% dell’energia utilizzata per il riscaldamento. Questo riguarda non solo gli ambienti domestici, ma tutti i tipi di edifici, incluse aziende e istituzioni pubbliche.Regolando invece il condizionatore d'aria a 1 °C in più, si può ridurre la quantità di elettricità utilizzata di quasi il 10%.
Lavorare da casa, quando possibile, dato che il pendolarismo è responsabile di circa un quarto dei consumi delle automobili nell'UE e il tragitto medio di andata in auto è di circa 15 chilometri. Se il lavoro lo consente, lavorare a casa tre giorni alla settimana potrebbe ridurre la bolletta del gasolio di circa 35 euro al mese, anche tenendo conto del maggiore consumo di energia in casa.
Usare l'auto in modo più economicamente sostenibile, cioè condividendo viaggi con vicini, amici o colleghi, oltre che ridurre la velocità in autostrada: guidare troppo velocemente è inefficiente per il motore dell'auto e comporta uno spreco di carburante. Riducendo di 10 km/h la velocità media di crociera in autostrada, si potrebbe ridurre la spesa per il carburante di circa 60 euro all'anno. Un’altra idea potrebbe essere quella delle “domeniche senz’auto” nelle grandi città, già attuate in città come Bruxelles, Edimburgo, Milano e Parigi.
Camminare o andare in bicicletta per brevi tragitti invece di guidare. In media, circa un terzo degli spostamenti in auto nell'Unione Europea è inferiore a 3 chilometri. Utilizzando altri mezzi di trasporto, contribuirete a ridurre l'inquinamento atmosferico e la congestione nella vostra zona e potenzialmente a migliorare la vostra salute. Alcuni Paesi dell'UE prevedono almeno un incentivo fiscale o una sovvenzione all'acquisto di biciclette o bici elettriche.
Utilizzare i trasporti pubblici, ogni volta che è possibile: le autorità pubbliche possono svolgere un ruolo importante attraverso incentivi temporanei per ridurre le tariffe degli autobus pubblici, delle metropolitane e delle ferrovie leggere. Anche prendere il treno anziché l’aereo per distanze inferiori a 1000 km può essere un’azione lodevole. Potete optare per i treni ad alta velocità o viaggi notturni. [1]
I Consigli ENEA
ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile), invece, si concentra sui consigli riguardanti il mondo lavorativo, focalizzandosi su negozi e uffici. Per i primi, consiglia di:
Spegnere l’insegna durante il periodo notturno, per risparmiare fino a 3000 kWh l’anno e 1 ton di CO2, oltre che usare lampadine a basso consumo;
Installare sistemi di controllo intelligenti, per massimizzare l’efficienza anche quando gli spazi sono parzialmente occupati e risparmiare energia tra il 7 e il 20% in riscaldamento e tra il 2 e il 4% in raffrescamento;
Chiudere le porte per evitare dispersioni in inverno o rientrate di calore in estate, oltre che abbassare la temperatura in inverso e alzarla in estate, secondo quando già consigliato dall’IEA;
Staccare le prese durante le ore di chiusura e utilizzare schermi o pellicole solari per ridurre i consumi di raffrescamento
Effettuare regolarmente la manutenzione e sostituire eventualmente i vecchi impianti con tecnologie più efficienti.
Per gli uffici, invece, alcune raccomandazioni sono le stesse (come l’installazione di sistemi di controllo intelligenti, chiudere porte e finestre, abbassare la temperatura in inverno e alzarla in estate, usare lampadine a basso consumo e fare manutenzione); altri consigli specifici, invece, riguardano:
Prediligere le scale al posto dell’ascensore, per risparmiare 0,05 kWh per ogni ascensore evitato;
Privilegiare soluzioni cloud per l’archiviazione di progetti e documenti, per aumentare la sicurezza dei dati ma anche per diminuire il consumo energetico dei dispositivi;
Attivare funzioni di risparmio energetico su PC, oltre che spegnere dispositivi non necessari o staccare le prese di quelli non utilizzati;
Ottimizzare l’impiego delle stampanti, usandole solo se necessario e spegnendole nel week-end o in periodi festivi.
Nonostante siano per la maggior parte azioni semplici, potrebbe subentrare il pensiero di non riuscire a mettere in pratica il tutto, per la frenesia delle giornate o altri futili motivi. Non è importante, perché “diventare perfettamente sostenibili, per quanto in teoria sia l’ideale, non è ciò a cui dobbiamo puntare: un esercito di imperfetti sostenibili è più forte di un gruppo ristretto di persone che sono sostenibili in tutto e per tutto”. (Camilla Mendini: attivista ambientale, imprenditrice e social media creator).
Fonti:
Playing my part – Analysis - IEA
Efficienza Energetica — it (enea.it)
Camilla Mendini, “(Im)perfetto sostenibile”